Sparta

« Gli Spartani non chiedono quanti siano i nemici, ma ove essi siano. »

 

Sparta era una delle più grandi e influenti poleis della Grecia antica, sorta al centro della Laconia nel Peloponneso intorno al X secolo a.C. Sulla sua storia spesso è complicato distinguere tra realtà e leggenda, possedendo infatti una cultura così peculiare, che molte delle fonti storiche rimasero influenzate dal suo mito e le loro testimonianze al riguardo peccano talora di affidabilità.

Della città antica, che sorgeva nelle immediate vicinanze della Sparta attuale e che fu tra le protagoniste della storia della Grecia antica, sono rimasti pochi reperti archeologici: i resti di un santuario dedicato ad Artemide Orthia, risalente all'inizio del IX secolo a.C., dell'acropoli con il tempio ad Atena Chalkioikos e di un teatro di epoca ellenistico-romana.

 

Il Monte Taigeto a Sparta è una catena montuosa che si erge nel Peloponneso, separante la Laconia dalla Messenia e le cui propaggini meridionali costituiscono il costolone centrale della penisola di Mani. Il poeta Omero la definisce «grandissima» mentre gli autori bizantini la chiamarono «montagne dalle cinque dita». Domina la città di Sparta. La montagna è ricoperta di neve anche a maggio e a giugno, e da essa scendono una miriade di torrentelli che confluiscono nel fiume Eurota. Sui primi contrafforti ad appena 6 chilometri da Sparta sorge la splendida città bizantina di Mistra.

La cima più alta era chiamata Taléton, anticamente dedicata al Sole; attualmente ha il nome di Sant'Elia, e vi è edificato un monastero ortodosso.

Leggende raccontano che era sul monte Taigeto che venivano abbandonati i bambini spartani nati deformi, destinati a soccombere alle intemperie.


 

Le donne nell'antica Sparta

 

Un giorno una straniera avrebbe detto a Gorgo, moglie del re di Sparta Leonida I: "Voi spartane siete le sole donne che comandano i loro uomini". Gorgo rispose: "Sì, ma siamo anche le uniche capaci di generare dei veri uomini".

L’eccezionale sistema sociale di Sparta, completamente incentrato sulla formazione militare, offriva alle loro donne un livello di libertà e di responsabilità non comune nel mondo classico: come generatrici di bambini, erano vitali per rifornire le file di un esercito che subiva quasi continuamente perdite. Con tanti uomini costantemente in guerra, esse erano cruciali per il funzionamento delle famiglie e della comunità in generale.

 

 

 

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