Il mio viaggio in Grecia: Elafonissos

Ciao ragazzi,

 

Mi presento virtualmente, mi chiamo Francesca, ma per tutti sono la Fra.

Sono originaria di Milano e sto portando avanti un sogno sull’isola che non c’è.

Il vecchio frantoio nasce dall'anima di una famiglia italiana nel 2008, facciamo un passo indietro, anche 2 ed arriviamo al 1990:

I protagonisti di questa storia sono Michele detto Micky e Mariangela detta Mary, i miei genitori, ex camperesti,

"C'è un'isoletta incontaminata: Elafonissos il nome, sabbia bianca, spiaggia chilometrica, mare cristallino, pescatori..." 

Una descrizione di un motociclista Italiano da far invidia alle canzoni di Lucio Dalla; fu così che quel giorno prendemmo quel traghetto per sempre.

Qui ha inizio la nostra storia d'amore con l'isola,

Angusta a volte in ripido pendìo, lunga fatta di sabbia e fichi d'india, li dove il caldo ci abbracciava, il colore del vento era il Blu.

Circondati. Mani in alto, davanti allo splendore che si palesava nei nostri occhi.

Apnea visiva, un paesaggio irreale, cromatico, un deserto lunare. Solo figli di un cielo così bello o noi viaggiatori alternativi, l'abbiamo vissuta selvaggia, quando ancora regalava la sua verginità con un quadro animato di gabbiani, acqua cristallina, sabbia bianca, dune, cicale che urlavano l'amore e la notte, la notte solo i passi delle onde, illuminati dalla via lattea o dalla luna.

Un sobbalzo, gli occhi si riempiono, il cuore inizia a battere;

è Amore.

Anno 2008:

Nel piccolo villaggio di pescatori, in greco la scritta "Πωλείται" vendesi, 

un sogno inizia a nascere... 

Mi torna in mente la mia fascinazione per l’idea che la vera bellezza affiori negli edifici quando ormai soccombono al tempo, a forze contro cui non sono in grado di resistere. In una parola l’abbandono. E che bellezza sia proprio questo, intravedere nella caducità l’invisibile? C’è una certa freddezza estetizzante, disumana, nel riconoscere maggiore fascino agli edifici defunti anziché a quelli dove la vita ferve. Quello che mi commuove nelle piante bellissime che crescono come coraggiose pioniere tra le rovine, è la vitalità.

Una meravigliosa decadenza:

 

 

il vecchio frantoio

Il Vecchio Frantoio al centro del caratteristico paese di pescatori, in un dedalo di vie, lì dove l’odore del mare, come una carezza, si mescola al bianco delle strade, tra vicoli di panni stesi e odore di bucato, lì dove anziani confondono parole e sorrisi a mani che sbrigliano nodi di vecchiaia nelle reti da pesca e bambini scalzi corrono tra cancelli, muri, finestre, porte, fiori, profumi. Aria. Casa.

Micky inizia ad elaborare l'idea nella sua testa. Un ricordo si fa nitido. Lo riporta alla sua infanzia, da suo papà, mio nonno.

Improvvisamente bambino. La sua famiglia aveva un frantoio sotto casa in un piccolo paese dell’entroterra calabrese e lui ne ritrova i sensi, l'odore intenso ed i rumori delle pietre che macinano.

E li dove un sogno è ancora libero, l'aria non è cenere, dove nelle strade ci si perde, decise di ricominciare una nuova vita.

inizia con la Mary e con il nostro Capitano Manuel, mio fratello, la costruzione...

 

 

 

L’evoluzione, anno 2012:

Il sogno sta per diventare realtà e dopo qualche anno la realizzazione, riutilizzando materiali originali, come la pietra di cava esistente sull'isola risalente agli anni '40, sia italiani testimoniati dagli interni.

I colori sono quelli del mare, del cielo, della terra.

La nostra struttura è costituita da :

3 appartamenti open-space

6 studios

Tutte dotate di parcheggio, bagno privato con doccia e phon , angolo cottura, terrazzino, aria condizionata, tv-led e wi-fi.

Corredate da raffinata biancheria di camera e bagno, stoviglie, moka con caffè italiano macinato al momento, zucchero, sale ed olio locale.

 

Siamo nel cuore del piccolo e caratteristico villaggio di Elafonissos a 100m dalla spiaggia di Kontogoni, nella tranquillità e a pochi passi da tutto l'occorrente.

 

 

L'inizio

Non è stato facile integrarsi, all’inizio eravamo come forestieri che volevano occupare un piccolo territorio, al contrario del pensiero comune, il primo periodo, durante la costruzione è stato difficile, non solo per la lingua, non dimentichiamoci che siamo nel sud del Peloponneso in una piccola isola di pescatori, noi volevamo solo realizzare un sogno, ma loro vedevano estranei pronti a colonizzare la loro madre patria, quasi come pirati saccheggiatori, ad oggi invece le cose sono cambiate, non c’è giorno che non sia corredato di sorrisi, quella che una volta era la nostra vicina più sospettosa, ci porta frutta e verdura del suo orto, cucina e porge i suoi piatti nelle finestre dei nostri ospiti, c’è chi ha alberi di fichi e chi di melograno, chi ci dona olio ed olive, chi lascia biscotti fatti in casa sulle nostre scale, non mancano baci, abbracci, feste, balli, canti, noi aiutiamo loro per qualsiasi cosa, loro ora aiutano noi e quindi voi, per qualsiasi cosa.

La difficoltà d’integrazione è stata anche per il loro modo di vivere, il loro mantra il “sigà-sigà” al quale noi non eravamo abituati, era una nostra “colpa”, abituati a stili di vita frenetici, venendo da Milano e dall’ancor più caotica Londra, ci hanno solo insegnato la calma, la pazienza…

Siamo molto soddisfatti di quello che oggi è Il Vecchio Frantoio, perché è Famiglia, cerchiamo di conoscervi, ascoltare le vostre storie, bere caffè fatti di chiacchiere all’aperto, lasciandovi i vostri spazi, ma regalandovi tutti i nostri.

Possiamo e dobbiamo far sempre meglio, tutto ci fa imparare, ogni vostra osservazione è motivo per noi di crescita. Al vecchio frantoio è come arrivare da quegli amici che non vedevi da tempo.

I clienti sono per la maggioranza italiani, ma è passato da noi quasi tutto il mondo di qualsiasi classe sociale, con i lavori più differenti: giovani, anziani, figli, nonni, genitori, amici ed amanti, tutte storie meravigliose, tutte persone speciali.

Ci siamo fatti conoscere grazie inizialmente al passaparola, perché un cliente felice è un amico per sempre, con il tempo poi ho imparato ad ascoltare tutte le domande fatte e così sono nati gli articoli che trovate nel nostro sito o sulla nostra pagina costantemente aggiornata che rispondono alle curiosità di qualsiasi viaggiatore che riguardano l’isola e l’intera regione.

Il nostro simbolo è la nostra colorata scala ed il nostro più gran orgoglio è l’album di foto raccolte, perché ll Vecchio Frantoio siete voi.

La stagione turistica dura 5 mesi al momento, ma il mio obiettivo è farlo arrivare a 6/7 mesi, con nuove attività e nuovo modo di vivere un soggiorno, approfittando della meraviglia e la calma dell’isola fuori stagione che regala naturalmente momenti di riflessione e pace. Ci stiamo lavorando…

L’unico consiglio che posso dare a chi vuole intraprendere un percorso e come noi realizzare un sogno è di non fermarsi, sarà complicato, difficile all’inizio, ma tutto sarà ripagato dalla gratificazione, dai sorrisi degli isolani dal riconoscere la felicità nelle piccole cose e da voi amici ritrovati.

 

 

Io sono innamorata della mia isola e non la cambierei per nulla al mondo.

Il mio messaggio per tutti voi amici che leggete è che Il posto che cerchi è quello che ti trova!

L’isola che non c’è:

c’è chi non la cerca per paura di non trovarla, ma ragazzi credetemi, basta seguire la seconda stella a destra…

 

 

 

 

Vi aspettiamo! La Fra 

Articolo scritto per: Il soffio Ellenico: il mio viaggio in Grecia