Plastica nei mari

Il Mar mediterraneo è un bacino  quasi chiuso dove le correnti fanno tornare sulle coste l'80% dei rifiuti di plastica con il risultato che per ogni chilometro di litorale, se ne accumulano oltre 5 kg al giorno.

L’inquinamento peggiore da plastica è quello invisibile: la microplastica. Il mare nostrum ha soltanto l'1% delle acque mondiali, ma contiene il 7% della microplastica marina. 

Highlander dei Mari 

La plastica è entrata a far parte della nostra vita in quantità e resistenza tali da diventare un problema serio per l'ambiente, soprattutto per il modo in cui è stata gestita e perché ha stravolto i sistemi di consumo delle nostre società, acquisendo con l’usa e getta il primato della comodità. E pensare che è un materiale pensato per essere a “lunga conservazione”: non scompare mai, si frammenta solo in pezzi più piccoli. E così oggi si producono 396 milioni di tonnellate di plastica all’anno, 53 kg per ogni abitante del Pianeta. Solo poco più del 20% della plastica è stato riciclato o incenerito, molta ha terminato la propria vita in mare. Già oggi, nei mari sono presenti oltre 150 milioni di tonnellate di plastica. Uccelli, pesci, balene, tartarughe: un milione e mezzo di animali, ogni anno, sono vittime di rifiuti di plastica scaricati negli oceani. E il problema è destinato a peggiorare: : se non si interromperà lo sversamento dei rifiuti di plastica, entro il 2050 negli oceani ci saranno più plastiche che pesci.  

MINACCE

Lenze, reti da pesca, buste, bottiglie, flaconi, e molto molto altro: i grandi pezzi di plastica feriscono, strangolano e causano spesso la morte di animali come tartarughe marine e uccelli marini. Sono 134 le specie tra pesci, uccelli, tartarughe e mammiferi marini che nel Mediterraneo sono vittime dell’ingestione di plastica. Gli effetti di un tale accumulo di plastica nell’apparato digerente sono ovviamente quasi sempre mortali. Il Mediterraneo, con la sua elevata biodiversità e degli ecosistemi più minacciati al mondo dalle microplastiche. Sui fondali marini del Mare Nostrum sono stati rilevati livelli di microplastiche più elevati mai registrati, fino a 1,9 milioni di frammenti su una superficie di un solo metro quadrato. 

Se in forma micro o nano, le plastiche non creano problemi di intrappolamento o soffocamento, se ingerite possono comportare anche l’assunzione di virus, batteri e contaminanti tossici da parte degli organismi marini.

Questa plastica raggiunge anche noi: ingeriamo in media cinque grammi di plastica a settimana, l’equivalente di una carta di credito,e non si conoscono ancora i risvolti per la nostra salute. 

COSA FACCIAMO - COSA POTREMMO FARE - COSA FAREMO

Sull'isola ci occupiamo giornalmente della raccolta della plastica sulle spiagge, il mare purtroppo dopo le mareggiate vomita tonnellate di spazzatura, il flusso di microplastica verso il mare è dovuto per la maggior parte dalle attività umane a terra e a livello globale, non solo in Europa. Si stima infatti che il lavaggio di indumenti sintetici in lavatrice, l’usura degli pneumatici e le polveri urbane siano le tre principali cause di rilascio diretto di microplastiche negli oceani del mondo.

Chi riesce a immaginare un futuro senza la plastica? Sembra impossibile, eppure in un futuro per fortuna non troppo lontano dobbiamo prepararci tutti a qualche cambiamento.

La Grecia mira a essere uno dei primi paesi dell'Unione europea a porre fine all'uso della plastica monouso. E' stata introdotta l'abolizione della plastica usa e getta dal 1 ° febbraio 2021

Sperando in un futuro migliore, La responsabilità dell’inquinamento da plastica è collettivo. La plastica è immortale, si decompone in particelle sempre più piccole e più semplici da ingerire entrando così nella catena alimentare

Cosa possiamo fare nel nostro piccolo? Evitare plastica è sempre più difficile, siamo circondati da imballaggi, ma c’è sempre un piccolo modo per iniziare a dare il proprio contributo.

  • shopper in cotone per fare la tua spesa la offriremo noi
  • sensibilizzazione nella raccolta della plastica 
  • giornata di volontariato

 

L’abbiamo creata, dipendiamo da lei e ora ci sta soffocando.

 

Fonti e approfondimenti:

  1. Wwf plastica nel Mediterraneo
  2. Greek city time