Agia Irini: un luogo mistico.

Esiste un luogo non lontano dall'isola di Elafonissos che ti fa sentire in paradiso, non sapendo di che sostanza sia fatto, non capendo come sia possibile proprio li su...

“Dove Odisseo smarrì la via di casa. Angeli, naufragi e favolose tempeste a Capo Malea”

Un panorama suggestivo vi accompagnerà nella natura, attraversando roccia che s'interseca a creare spazio tra te ed il cielo, un sentiero da godere all'alba o al tramonto.

 

 

Un'esperienza unica, 

Il Capo Malea segna l’ingresso di Odisseo nel mondo della fiaba: d’un tratto, l’eroe perde la strada per Itaca, e il suo viaggio assume i contorni errabondi e fantastici di una peripezia fra maghe seduttrici, mostri sanguinari e luoghi incantati, fino al più straordinario degli approdi: il regno dei morti. 

Questo luogo si carica di forti suggestioni non solo letterarie, che vale la pena di ripercorrere. Prima di tutto, però, è bene ricordare brevemente la posizione e le caratteristiche geografiche del Malea.

 «Il Peloponneso assomiglia per la sua forma a una foglia di platano»

e di questa foglia il Capo Malea è l’estrema punta sud-orientale.

La costa sud-orientale del Peloponneso è rocciosa e scoscesa, ancor oggi è un luogo selvaggio e straordinariamente suggestivo.

In greco Ακρωτήριον Μαλέας Akrotirion Maleas, colloquialmente Καβομαλιάς Cavomalias, anticamente noto come Capo Sant'Angelo, è la più orientale delle tre penisole della costa meridionale del Peloponneso, vicina all'isola di Citera. Il promontorio dove si trova il capo è detto Piccolo Monte Santo a causa del difficile accesso e per la presenza di due monasteri, il meraviglioso Agia Irini e Agios Yorghos, quest'ultimo contiene al suo interno affreschi bizantini vandalizzati dal passaggio dei pirati.

Entrambe regalano panorami incredibili per gli occhi, mentre il vento racconta la storia,

raggiungibili dopo Neapolis, verso Agios Nikolaos. Si attraversa la meravigliosa foresta fossile per altri tre chilometri, una volta lasciato il vostro veicolo sotto il sito, vi attendono 2,5km di sentiero arido, di roccia sul mare ben segnalato, abbastanza impegnativo e per gli amanti del Trekking, accompagnati dall'emozione del silenzio, luogo mistico e di forte impatto visivo, un panorama suggestivo vi accompagnerà nella natura, attraversando roccia che s'interseca a creare spazio tra te ed il cielo, un sentiero da godere all'alba o al tramonto.

 

Tra i due monasteri un sentiero porta al piccolo molo dalle acque verde smeraldo, usato per raggiungerli via mare.

Raccontano che l’insenatura fosse usata dai pirati per nascondersi e che nelle sue grotte viva la foca monaca.

 

 

Arrivati, la vista sul mare dalla chiesa vi trasporterà nel tempo, in leggende della zona tra misticismo e pirateria.

Sedetevi di fronte al campanile in contemplazione tra il bianco luminoso della chiesa perduta e l'immensità blu del mare di Capo Malea per accarezzare la storia. 

Un luogo centrale nell’immaginario dei marinai di tutti i tempi.

La pericolosità del Malea divenne presto un luogo comune fin dalla letteratura greca antica, da sempre un punto mistico di passaggio dall'Egeo al mar Ionio, luogo di eremitaggio e purificazione.

Avrete anche la possibilità di sostare per la notte avendo la fortuna di toccar con mano come osservatorio naturale il cielo stellato o la luna che illumina il paesaggio, chiedendo preventivamente e con una piccola offerta, le chiavi delle modeste camere adiacenti al monastero, al parroco del paese di Agios Nikolaos.

 

Una bellissima escursione zaino in spalla.

La Fra