Viaggio nel tempo: Il Peloponneso

Villaggi pittoreschi e senza tempo, antichi monumenti, castelli medievali, una storia ricchissima, bellezza naturale e spiagge spettacolari fanno del Peloponneso una destinazione ideale tutto l’anno.

L'isola di Elafonisos è uno dei paradisi naturali d'Europa, la perla del mediterraneo, con candide spiagge lambite da un mare dalle trasparenze impareggiabili. Per arrivarci attraverserete paesaggi meravigliosi tra realtà e mito come Mystra, l'imperdibile museo a cielo aperto con le chiese affrescate dell'impero bizantino. La cittadina medioevale di Monemvasia, roccaforte inespugnabile a picco sul mare. Le aspre montagne che custodiscono le vestigia del passato, come il teatro di Epidauro, Olympia, il mitico luogo dove si svolsero le più antiche olimpiadi e Micene, la cittadella di Agamennone. Oppure la Penisola del Mani, villaggi di vicoli stretti e bouganville su case di pietra.

Venendo da Patrasso o da Atene,

avrete la fortuna di attraversare la storia, toccando le pietre del Peloponneso, se siete diretti ad Elafonissos, le città che si potrebbero incontrare, sono tra le più importanti dell'intera Grecia.

Atene merita un articolo a parte, Tra le città più antiche del mondo, è stata una fiorente polis ed è considerata la culla della civiltà occidentale. Le sue ricchezze archeologiche sono immense e L'Acropoli ne è il simbolo. Un complesso di edifici dell'antichità senza eguali al mondo. 

Dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1987,

 

Merita sicuramente una sosta il canale di Corinto, il capoluogo della regione, città di una importante storia archeologica. L’opera più grande della regione della Corintia è lo stretto di Corinto che collega il Peloponneso con l’Attica, ed è senza altro un must andare ad ammirare quest’ opera dall’alto, sperando che passi qualche nave, osservando da un lato e dall’ altro i due mari ai due imbocchi del canale.

Il golfo di Corinto è quella parte del Mar Ionio che separa il Peloponneso dal resto della Grecia continentale. Il golfo propriamente detto è delimitato ad ovest dallo stretto di Rion, che lo separa dal golfo di Patrasso nel punto in cui sorge il ponte Rion-Antirion, e ad est dall’istmo di Corinto; 

ll canale presenta una curiosità ingegneristica unica al mondo. Alle due estremità sono stati realizzati due ponti che si immergono completamente in acqua favorendo il transito delle navi,. I ponti funzionano anche in caso di guasto meccanico o di mancanza di energia elettrica, immergendosi automaticamente sfruttando la forza di gravità. Il procedimento inverso avviene attraverso un meccanismo basato su 4 colonne sollevatrici capaci di riportare la struttura a livello stradale.

 

Assaporare il culto di Apollo,

« A Epidauro, nella quiete, nella grande pace che scese su di me, udii batter il cuore del mondo. »

 

Il Teatro di Epidauro, situato nella Mitica Regione del Peloponneso, sorge in un’area dal contesto naturale unico caratterizzata da clima mite ed abbondanti sorgenti naturali. Il paesaggio sembra essersi fermato a 2400 anni fa, all’epoca della costruzione del teatro. L’aria salubre che si respira indusse i Greci a stabilire qui un rinomatissimo luogo di cura consacrato ad Asceplio o Esculapio, figlio di Apollo e della ninfa Coronide, capace di guarire ogni male grazie ai segreti delle erbe selvatiche..Il teatro è uno dei più grandi esempi di architettura greca, risalente al 340 a.C, incastonato in una collina, è un esempio di acustica perfetta, una fantastica amplificazione naturale permette ancora oggi di sentire perfettamente in ogni punto delle scalinate, suoni provenienti dal centro.

La straordinarietà sta anche nelle proporzioni che appartengono alla “proporzione divina” sequenza fibonacci.

Attraverso la porta dei Leoni a Micene Patrimonio dell’Unesco, camminando  nelle Mura Ciclopiche, passando per le maestose ed imponenti tombe, si diventa parte dell’età del bronzo.

Micene fu costruita a quasi 280 metri sopra il livello del mare.

Le pareti che circondano la città vengono chiamate “Mura ciclopiche” poiché, stando alla tradizione, Perseo vi portò i mitici Ciclopi – giganti con un occhio solo – direttamente dall’Asia per aiutarlo a costruire le grandi mura fortificate in pietra megalitica.

La porta dei Leoni era l’ingresso principale alla città di Micene ed è una delle strutture più sofisticate costruite in tutta l’antichità. E sorprendente sia per simbolismo che vi è espresso sia per la difficoltà della sua realizzazione. Sono rappresentati due maestosi leoni in piedi con le zampe poggiate ai piedi della colonna, e le teste – oggi mancanti,

Chiunque si avvicinava a questo monumentale ingresso percepiva subito la straordinaria potenza di Micene.

Tracce eloquentissime ancora oggi, della grandezza della civiltà micenea che dominò la Grecia.

Sulla vestigia dell'antica Argo, la rocca fortificata di Tirinto, oppure Sparta che come diceva Tucidide, se della città si fossero salvati i suoi edifici, i posteri avrebbero dubitato della grandezza di questo popolo.

E poi prima capitale della Grecia indipendente Nafplio, cittadina situata nella periferia del Peloponneso.

Una delle città più belle della zona: il centro storico è dominato dalla Fortezza di Palamiti, mentre ai suoi piedi si estende una fitta rete di vicoli con edifici in stile veneziano, che confluiscono nell’immacolata piazza Syntagmatos, sempre animata di ristoranti e caffè con tavolini all’aperto. La via principale, Vasileos Konstantinou, sul lungomare e nei vicoli del centro è in susseguirsi di ristoranti che offrono i tipici piatti della cucina greca e le specialità di mare. Durante una sosta a Nafplio si può visitare l’interessante Museo delle Tradizioni del Peloponneso.

Un breve giro in barca vi condurrà alle porte di questo antico castello veneziano.

Il Castello di Bourtzi, uno dei simboli di Nafplio. Si trova su un isolotto roccioso a largo della città e si affaccia su il meraviglioso golfo Argolico.

L'intera città fu fortificata nel 1473 dai Veneziani, principalmente per fornire protezione contro i pirati.

E poi verso L'antica capitale bizantina di Mistràs e la Rocca veneziana di Monemvasia.

Uno dei luoghi più affascinanti della Grecia, La Gibilterra ellenica, sorge su un piccolo isolotto roccioso collegato alla terraferma da un ponticello (Monemvasia=unico ingresso) abitato fin dal VI secolo. Malvasia (nome datole dai veneziani in omaggio al vino che vi si produceva) è costituita da due parti: un borgo su un piccolo terrazzo ai piedi della roccia (città bassa) e il Castello (città alta) sullo spazio piano nella parte superiore. Monemvasia è uno degli angoli più idilliaci e sorprendenti del Peloponneso: questo piccolo borgo medioevale è stato costruito ai piedi di un immenso promontorio roccioso, collegato alla terraferma da una stretta strada artificiale. Dominato dal castello (kastro), il borgo presenta edifici costruiti interamente in pietra, stretti vicoli acciottolati animati da gatti e da splendide mura che raccontano la storia, divisi tra loro da porte e da oleandri che spuntano tra le case. 

Prima di imbarcarsi per l'isola di Elafonissos potrete visitare La città di Neapolis. Si presenta come una piccola cittadina in riva al mare, con le basse abitazioni intonacate di bianco e il suggestivo porticciolo dove si può fare una passeggiata e sedersi ad ammirare il dondolio delle piccole barche dei pescatori ferme lungo il molo. Le piccole strade del centro sono un viaggio nel tempo verso una Grecia più antica e autentica rispetto alle grandi città più famose del continente e offrono la possibilità di gustare prelibati piatti di pesce freschissimo, grazie ai numerosi ristoranti che si riferiscono direttamente dai piccoli pescatori locali.

A poca distanza dal porto di Neapolis si può visitare una interessante realtà museale: il Museo del mare

A pochi chilometri dal centro si può visitare lo spettacolare castello di Agia Paraskevi o la Foresta pietrificata

Seguite per la località Pounta, li un traghetto ogni mezz'ora vi farà arrivare ad una delle spiagge più belle del mondo dopo aver attraversato il mito!

 

Vi aspettiamo!!

Fra