Quel folle matrimonio greco

Far parte di un matrimonio greco mi ha fatto capire 3 cose:

Per loro è molto più importante il ballo del cibo,

Per loro è molto più importante il ballo dell'addobbo,

Per loro è molto più importante il ballo, punto.

3 settembre 2017,

Agios Spyridon, 

arrivo sola, mi guardo intorno per fare qualche foto, captare qualche espressione, osservare qualche particolare, nel mezzo delle più che 300 persone trovo una donna che conosco, mi abbraccia e mi dice :"testa di cazzo".

Io perplessa la guardo negli occhi in segno di sfida sperando di aver capito male ed ancora :"testa di cazzo Francesca".

Inizio a pensare a quale cazzata debba aver mai fatto per meritarmi questa definizione, con il mio pensiero malsano e le domande sul perché mai questa piccola donnetta avrebbe dovuto insultarmi, continuo il mio matrimonio.

Molta gente partecipa alla cerimonia, quasi non ne sono più abituata, c'è chi sfoggia il miglior vestito chi parla di affari, i bambini giocano.

Il prete canta versi al cielo invocando Dio, porta la coppia all'Unione ed essendo il padre dello sposo la cosa è più sentita, come saprete i preti ortodossi vivono la vita senza falsa moralità, sono liberi di sposarsi, avere figli, mangiare, bere, ballare, insomma tutto, senza proibizioni.

Tra il mio pensiero sacro e l'altro profano,

finisce la cerimonia e tra una sfilata di abiti e pettinature ci dirigiamo al ricevimento.

Faccio qualche foto, mi guardo intorno, conosco quasi tutti i loro volti perché sono ormai qui da qualche mese, la sorella del fratello della moglie di... il figlio del marito di quella che lavora la... ad un tratto un altro uomo mi porge i suoi saluti e :" testa di cazzo Francesca"

"Ma si può sapere che cazzo ho fatto stasera?? "

Pretendo una spiegazione.

Al tavolo un grande amico con il sorriso che caratterizza il suo volto, mi fa sedere e mi traduce "Και στα δικά σου" "Ke sta dika su".

È un augurio alle donne nubili di convenire a nozze. 

"Aaaaaaaah ok!

Era decisamente meglio il testa di cazzo." 

Con il fare di quella che sa qualcosa di nuovo e l'atteggiamento da matrimonio mi siedo al tavolo scelto dagli ospiti, nessuno stress da tabellone posti, ognuno sceglie il proprio.

Ordino una birra arrivano le pietanze ed inizia la festa, tutti ballano, grandi, piccini, anziani, tutti insieme spinti da qualcosa dentro, da una passione estrema coltivata dalla nascita, sono balli ipnotici dal sapore medioevale ed anche orientale.

I passi sono ritmati, i sorrisi sono regalati, un'unione che ormai non è solo degli sposi, ma di tutta l'isola, tutti danzano insieme, tra risa, giochi, amore, mani nelle mani.

Si sente ancora quella voglia di partecipare e far partecipare, quello spirito di aggregazione.

Ho ballato con loro, cercavano di insegnarmi qualcosa, tutti provano, tutti amano il ballo, tra movimenti sensuali di belle donne e cavalieri di ogni età, tra famiglie che domani litigheranno per qualche motivo, ma non stasera, 

stasera si balla.

 

Fra